Il 25 luglio 1954 il Rotary Club Vercelli fu ammesso al Rotary International, circa un mese e mezzo dopo una storica serata (il 10 giugno) all’albergo “Savoia”, in cui il Club fu solennemente fondato. Nella lista dei soci fondatori conservata a Zurigo compaiono i ventitré personaggi da cui ebbe vita il Club; nel volgere di pochi mesi se ne aggiunsero altri, che a pieno titolo vanno considerati nel novero dei padri storici. Secondo le testimonianze dei soci anziani, si può attribuire la maggiore responsabilità della costituzione del Club all’ambiente sanitario e in particolare al professor Giovanni Calissano, primario chirurgo all’Ospedale Maggiore degli Infermi, che non a caso fu acclamato all’unanimità primo presidente del Club. Altrettanto importante fu l’apporto del mondo dell’industria e del commercio, soprattutto attraverso l’opera dell’ingegner Pietro Monti (presidente nel 1958-60) e del professor Francesco Sarasso (presidente nel 1961-62). Questo ristretto gruppo di amici avviò i contatti con il Rotary Club di Torino, che si propose come padrino del nuovo club piemontese. Dal 1954 a oggi la vita ordinaria del club si svolge con assoluta regolarità, il martedì, con l’alternanza di una riunione non conviviale e una conviviale, nella quale, di norma, un socio o un ospite illustre prendono la parola e informano gli amici su argomenti di attualità o attinenti alla loro professione. Il primo a inaugurare la serie di relazioni nelle serate conviviali fu il professor Giulio Cesare Faccio, indimenticato intellettuale vercellese. Scorrendo i sessantadue anni di vita del Club, organizzati nell’ancora attuale volume 50 anni protagonisti del territorio (2004), si nota come si siano avvicendate personalità eccezionali, che hanno compiuto opere memorabili, non solo per la città. Personaggi di caratura internazionale sono stati ospiti, portando il loro contributo alla riflessione e alla crescita del Club. Tappe storiche sono state, in ordine di tempo: il gemellaggio con il club-contatto di Nîmes (2 maggio 1959); la costituzione dell’Interact per i ragazzi delle scuole superiori (3 dicembre 1966, primo presidente: Bruno Bertone) e del Rotaract per i giovani dal 18 ai 30 anni (7 gennaio 1969, primo presidente: Nanni Minghelli); la gemmazione del Rotary Club Vercelli Sant’Andrea (24 maggio 1993, primo presidente: Nino Marinone), verso cui si trasferirono alcuni veterani per consentirne un avvio agevole; il gemellaggio con il club-contatto di Dortmund (18 maggio 1996), con cui si avevano contatti regolari, ma non formalizzati fin dagli anni Sessanta. Nel volume del cinquantesimo anniversario si contano 311 nomi che sono stati (e molti dei quali ancora sono) soci del Club; a essi se ne sono aggiunti una ventina negli ultimi sei anni. Il decano attuale è Tonino Finassi, socio da quarantasei anni, tallonato da Ermanno Bassi, con trentanove. Nessuno ha ancora battuto i record di Antonio Tarchetti (consigliere per venticinque anni), Gioachino Barbonaglia (per dodici anni tesoriere) e Giorgio Allario Caresana (otto volte prefetto). La prima donna entrata a far parte del Club è stata Elsa Ferrua (2001); la prima presidente è stata Loredana Conti (2009-10). Rileggendo la storia, ci si rende soprattutto conto della profonda simbiosi tra la città di Vercelli, la storia universale e il Club che negli anni si è guadagnato la fiducia delle istituzioni e della gente. Non si contano le opere che il Club ha svolto nell’ottica del servizio e del quotidiano, a favore della sanità, della cultura, dell’arte, dell’impegno sociale e civile, nei confronti di chi è meno fortunato. Rimane ancora oggi la volontà di costruire con serietà e coerenza propositi sempre aggiornati, di formulare impegni, di realizzare traguardi nuovi al servizio della società. Il Rotary Club Vercelli vuole essere protagonista nel territorio in cui opera e nel mondo, attraverso le proprie azioni di pubblico interesse; intende dire la propria opinione nei consessi in cui si discutono e si decidono le sorti dell’umanità; desidera assicurarsi la fiducia perenne dei propri concittadini; spera di dare il buon esempio ai giovani, che continuano a essere il miglior investimento del mondo, non solo del Rotary Club. |
Il RC Vercelli 16-17 >