RIUNIONE N. 3043 (Riunione Conviviale) Relatore Dott. Giuseppe Torelli "Quando i diritti vestono di rosa" Martedì, 6 marzo 2018 — Circolo Ricreativo
RIUNIONE N. 3044 (NON CONVIVIALE) Martedì, 13 marzo 2018 — Circolo Ricreativo
RIUNIONE N. 3045 (NON CONVIVIALE) Martedì, 20 marzo 2018 — Circolo Ricreativo
RIUNIONE N. 3046 (Riunione Conviviale) Relatore Dott. Alessandro Francoli Presidente Luigi Francoli S.p.A. "L'arte della distillazione" Martedì, 27 marzo 2018 — Circolo Ricreativo
E’ stata una serata molto piacevole quella di martedì 27 marzo che ha visto la presenza, come relatore, del dott. Alessandro Francoli Presidente della “Luigi Francoli S.p.A.” distilleria di grappe di Ghemme. Alla serata, oltre ai soci del R.C. Vercelli, sono intervenuti, attirati dall’argomento della relazione, numerosi rotariani provenienti dai club vicini come il Santhià, il Viverone, il Casale e il Novara e la Governatrice designata Giovanna Mastrotisi. Il relatore ci ha raccontato come nei testi antichi si parli molto delle uve usate per produrre il vino ma non ci siano tracce di procedimenti di distillazione e come si debba arrivare sino al medioevo quando tra magia e ricerca, soprattutto della famosa “aqua ardens”, si incomincia a parlare di alambicchi e serpentine. L’azienda Francoli è oggi una delle maggiori produttrici di grappe di qualità del settore e soprattutto è un’azienda altamente virtuosa perché ad impatto ambientale zero. Un fattore molto importante per produrre grappe buone è la materia prima cioè le vinacce che devono provenire da uve di alta qualità e devono essere messe nel ciclo della produzione rapidamente perché non si producano muffe che abbasserebbero la qualità del prodotto distillato. Da lui siamo stati guidati in un assaggio di grappe gentilmente offerteci, e abbiamo capito che le grappe si dividono fondamentalmente in tre grandi categorie quelle giovani con invecchiamento di circa un anno con i sapori e gli odori della primavera; quelle invecchiate, circa tre anni, di cui ci ha fatto apprezzare i sapori più morbidi e tondi dell’autunno; quelle dolci ricavate dalla distillazione delle vinacce del moscato, più sottili e floreali. Al termine della degustazione sono seguite numerose domande; a tutte il relatore ha risposto esaurientemente e infine ha sottolineato come sarebbe un suo bel sogno riuscire a creare, come è già avvenuto per altre zone dell’Italia, il marchio “nord Piemonte” a tutela della qualità dei prodotti della nostra terra. |