La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’ONU nel 1999. I governi, le istituzioni e le associazioni di tutto il mondo sono invitati a organizzare attività per sensibilizzare l'opinione pubblica ogni 25 novembre. I club service vercellesi hanno deciso di unire le forze per dare un segnale forte contro questo fenomeno aberrante e diffuso anche in città. Il Rotary Club Vercelli con i suoi spin-off giovanili Rotaract e Interact, il Rotary Club Vercelli Sant’Andrea, il Kiwanis Club Vercelli, il Lions Club Vercelli e il suo complemento giovanile Leo Club, e il Soroptimist Club Vercelli hanno proposto alla città lo spettacolo “L’inferno non esiste”, da due atti unici di Susanna Tamaro, interpretati e diretti dalla celebre attrice Laura Lattuada con la collaborazione artistica e organizzativa di Elena Bono e delle elaborazioni musicali di Riccardo Benassi. Il sipario si è alzato al Teatro Civico di Vercelli venerdì 25 novembre alle ore 21. Il ricavato dello spettacolo è stato devoluto al sostegno degli alloggi protetti per le donne vittime di violenza, gestiti dal Comune. Il Comune stesso compartecipa all’iniziativa e la Provincia di Vercelli, attraverso la Consigliera supplente di Pari Opportunità, ne ha assicurato il patrocinio. Il teatro era zeppo di spettatori, tra cui molti studenti delle scuole superiori cittadine. Tutti sono rimasti impressionati dalla bravura di Laura Lattuada, una delle più intense interpreti di teatro italiane, e dal testo presentato, «L’inferno non esiste» e «Di nuovo lunedì»: un dittico scritto da Susanna Tamaro, che racconta il difficile tema della violenza domestica. È una sorta di tragedia greca in due atti ambientata in un interno borghese: una storia cupa, disperata, estrema di due donne e il loro inferno: una di loro picchiata e umiliata da un marito che dice di amarla, l’altra testimone impotente di un marito che stupra la loro bambina. Le statistiche parlano chiaro e fanno rabbrividire: una donna su tre oggi è vittima di violenze dentro casa. Anche l’attrice racconta di aver avuto un compagno, che, quando non era più in grado di sostenere una discussione, aveva atteggiamenti violenti. Lì per lì non se ne rendeva conto, perché si tende sempre a giustificare. «E invece basta un niente — sostiene — Basta una volta sola per non tornare più indietro. Si può prendere una direzione diversa in qualsiasi momento della propria vita. Basta avere un po’ più di fiducia in noi stesse e negli altri. Proviamo a tenere lo sguardo un po’ più in alto; non camminiamo a testa bassa, alziamo gli occhi: troveremo sempre qualcuno pronto a sostenerci».
Con la sua scrittura poetica e sublime, Susanna Tamaro ci ha ricordato che le parole bruciano, che le parole si fanno carne mentre noi parliamo, che le parole sono potenze che esercitano su di noi un potere invisibile. Laura Lattuada le ha portate sulla scena con straordinaria passione e magistrale interpretazione, lasciando potenti spazi per riflettere e magari reimpostare brani di vita. |
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